IL CACAO

IL CIBO DEGLI DEI

Theobroma cacao e’ il nome scientifico dell’ albero del cacao, dal greco théos=dio e bròma=cibo.
E’ una pianta cauliflora, i suoi frutti nascono sul tronco e sui rami piu’ grossi e robusti diversamente da come siamo abituati a vedere nelle piante da frutto dei climi temperati sulle quali i frutti crescono alle estremita’ dei rami piu’ piccoli.
La pianta di cacao cresce solamente nei paesi lungo l’ equatore e dunque l’unico dei cinque continenti dove questa pianta non e’ presente e’ proprio l’Europa. Per crescere necessita dunque di una temperatura tra i 18 e 32 °C ed un’umidita’ molto alta tra il 70 – il 100%.
Al di sotto dei 15° i frutti del cacao iniziano a subire danni, al contrario se l’umidità si mantiene alta la pianta tollera senza problemi anche temperature di 40°.
I maggiori paesi produttori di cacao sono la Costa d’Avorio , il Ghana e l’Indonesia; i maggiori consumatori di cioccolato a livello mondiale sono Svizzera, Belgio, Germania.

IL CACAO

Il Cacao si divide in tre famiglie principali:

  • CRIOLLO: e’ il miglior cacao che esista ma anche il piu’ difficile e delicato da coltivare ed ha anche una resa minore rispetto gli altri due generi. Le sue coltivazioni rappresentano solo il 2-4% del totale. Cresce quasi esclusivamente in Centro America.

  • FORASTERO: e’ il cacao piu’ diffuso e presenta minori difficolta’ di coltivazione ed una resistenza maggiore , nonche’ una resa maggiore. Le coltivazioni di questo cacao coprono il 90% circa del cacao mondiale. Viene coltivato soprattutto nell’area centro occidentale dell’Africa.

  • TRINITARIO: e’ un ibrido tra i due precedenti ed anche per quanto riguarda le caratteristiche a livello di coltivazione e resa si colloca a meta’ strada tra i due. Secondo alcuni storici nel 1727 un forte uragano distrusse tutte le coltivazioni di criollo nell’ isola di Trinidad, successivamente nel 1757 alcuni monaci cappuccini vollereo ripristinre le coltivazioni e per questo vi piantarono dei semi di forastero. Le nuove piante di forastero si ibridarono con le poche rimaste di criollo dando cosi’ origine ai primi esemplari di trinitario. Le coltivazioni di trinitario costituiscono circa il 6-8% del totale del cacao prodotto.

Genetica del cacao:

Si tenga presente che in natura le piante tendono ad incrociarsi liberamente tra loro, mescolando i propri patrimoni genetici dando origine ad altre piante con caratteristiche miste. Pertanto difficilmente in natura si avranno piante con patrimonio genetico 100% criollo, 100% forastero e 100% trinitario. Si pensi che ad oggi sono state classificate più di 12000 varietà genetiche diverse di cacao.

PARTICOLARITA’ DELLA PIANTA:

Preferisce una luce intensa ma indiretta: per uno sviluppo ideale le piante di cacao si devono trovare al riparo di altre piante più alte che le proteggono dal sole, mantenendole in ombra per almeno buona parte della giornata. Tali piante vengono chiamate “madri del cacao” per la loro funzione protettrice. Tra le più utilizzate figurano il banano, il cocco, il mango e le palme. Nelle coltivazioni intensive questa pratica è meno diffusa per poter sfruttare al massimo la terra disponibile, compromettendo però la qualità del prodotto a fronte di un maggior raccolto. Anche se in natura gli alberi adulti possono raggiungere i 15 metri di altezza nelle coltivazioni vengono mantenuti più bassi per una maggior praticità nella raccolta dei frutti. Frutti che si raccolgono a partire dal quarto anno di vita. Gli alberi Theobroma possono vivere anche 100 anni ma la media è 60. La loro capacità fruttifera ha una durata di 25/30 anni.